martedì 18 dicembre 2012

Affettano cipolle e la chiamano commozione



Prima di proseguire nella lettura scrivete per precauzione sulla lavagna questo postulato: "Qualunque cosa coli, o meglio, percoli dallo schermo televisivo è fatto per fregarci." 

Questo è il paese dove si crede che ciò che affabulano degli attori su un palcoscenico, specialmente comici e guitti, sia la realtà politica o peggio, la rappresentazione della nostra realtà fattuale.
Questo è il paese dove la televisione assolve a livello di massa il compito che hanno i professionisti del sesso: quello di illuderci di essere amati. Chi crede alla televisione è come quello che crede al miciobellobamboccione della mignotta. 
E' un inganno nel quale cade inconsapevolmente anche il cliente B. che, occupando il boudoir di una delle sue dipendenti per un pomeriggio intero, dimentica il fatto che i suoi monologhi ai confini del delirio geriatrico di solito li si sopporta solo se c'è la busta con dentro le carte da cinquecento all'uscita. 
La televisione è un mostro che divora i suoi figli. Sopraesposizione mediatica, effetto rebound ed effetto boomerang saranno la nemesi del grande comunicatore, non preoccupatevi.  Quindi prima o poi assisteremo al fenomeno dell'italiano che, appena gli compare il vecchio padrino sul 32", vomita a getto il minestrone sul tappeto.
Ma non parliamo più di lui, dimentichiamolo. Torniamo agli affabulatori che ben più subdolamente spacciano l'oppio televisivo in grandi quantità come Fabio Fazio e Roberto Saviano, ma soprattutto Roberto Benigni.

Lunedì sera su Raiuno è andata in onda la reductio ad panem et circenses della Costituzione intitolata "La più bella del mondo" - si, proprio con questo titolo da concorso di miss. Un programma che ha fatto 12 milioni e rotti di telespettatori. Come la finale dei mondiali, Sanremo o l'ultima puntata della Piovra dove ammazzano Cattani. Sapete, uno di quegli eventi  che non si possono non guardare.

Su Twitter stamattina c'era da prendere le cinghiate a parlare male del grande momento di commozione cerebrale che ci aveva offerto Benigni. Tutti a dire che era ora che si parlasse di Costituzione in Tv, che meglio così che non parlarne affatto e via con il "qui una volta era tutta Costituzione." Che poi il giorno dopo la Costituzione tornasse ad essere calpestava fregava niente a nessuno.

Come diceva il postulato dell'inizio? La televisione vuole fregarci, sempre. Lo fanno perfino Superquark,  il programma cazzuto d'inchiesta che, non te ne accorgi, ma magari ti rifila la sola e il salotto buono dei giornalisti martiri tornati dall'esilio che ogni settimana dicono di fare informazzzzione ma poi non sanno fare a meno del freak, dei wrestler e degli elementi decorativi acefali perché devono fare audience e senza quelli, ciccia.  

Benigni, per tornare al protagonista dell'ultimo orgasmo televisivo plurimo e collettivo, è quello che, come ricorda oggi anche Gianni Petrosillo, i lager li hanno liberati gli americani perché il carrarmato russo era troppo comunista.
Benigni, non essendoci più in giro dei Berlinguer da prendere in braccio, sceglie sempre più spesso testi ed argomenti a rischio zero ed incontestabili. Roba a prova di bomba e acchiappapplausi, con l'aggravante della paraculaggine.
La Divina Commedia: e chi avrebbe coraggio di contestare l'Alighieri, il sommo poeta? Mica parliamo di un Moccia qualsiasi. L'olocausto. Qui ci scappa l'Oscar, pur con le libertà storiche suddette. Ora la Costituzione. Forse nemmeno l'ultimo degli anarchici del Ponte della Ghisolfa avrebbe qualcosa da ridire. Insomma, a Benigni piace vincere facile. Lo dimostra l'aver rispolverato, per scaldare la platea, un repertorio di battute antiberlusconiane che è ormai vecchio quanto ciò che combatte. Un mezzuccio accalappiapiddini che svela ancora di più la strumentalità dell'intera operazione mediatica di ieri sera.
Insomma, se pensate che l'abbiano fatto per amore della Costituzione vi sbagliate. Hanno cercato di addormentarvi il nervo in previsione del discorso di fine anno di chi la Costituzione l'ha ampiamente e ripetutamente violata negli ultimi anni e continuerà a farlo perché nessuno glielo impedisce.
Benigni ci parli del MES, del MUOS, di Taranto, delle carceri  - ma con un po' più di convinzione di ieri sera - e forse lo sentiremo meno paraculo e saremo meno severi con lui. Non è questione del cachet a sei zeri; è che, suvvia, ora che ci avete dormito su, pensate che era solo un attore che recitava una parte, secondo un copione. Ci ha messo passione. Grazie, come attore è bravo.

Del resto anche Meryl Streep ha interpretato con passione e bravura Margaret Thatcher ma non per questo diventiamo thatcheriani.
A proposito. Se mi date 6 milioni di euro vado in TV a dire quanto è bello, giusto e commovente l'ordoliberismo alla Von Hayek.



28 commenti:

  1. grande... ne avevo giàletto sprazzi su twitter, ma potrei sottoscrivere sillaba per sillaba
    massimo ginesi

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  2. Carlo B W23:31

    pensavo di essere l´unico non di destra a detestare il ruffiano benigni

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  3. Cara Lame, ti leggo sempre e mi hai sempre dato infiniti spunti di pensiero e riflessione.
    Ritengo però che stavolta il cinismo abbia superato un pochetto il limite di guardia fisiologico.

    Non è che possiamo sempre colpevolizzare i clown perché a Gaza scoppia la bomba e muoiono bambini.

    Se in TV si parlasse sempre e solo di quello che conta nel mondo, sarebbe uno spettacolo letteralmente letale. E affatto democratico, poichè per taluni il signoraggio è la cosa su cui ci dovremmo immolare tutti, per talaltri meglio morire che vivere con lo spread alto ...

    Benigni è un ARTISTA, fa bene il suo mestiere, è giusto che guadagni con il suo lavoro, tutto sta a non elevarlo come fosse una "autorità morale"... qualcuno ha nominato Grillo ??

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  4. Come dice oggi Feltri su Il Giornale, abbiamo tutti in mano una grande arma: il telecomando. Per cui si può tranquillamente cambiare canale e guardare un film. Esiste però una differenza: la signora D'Urso non la paghiamo, lo stipendio lo prende da Mediaset, invece il signor Benigni e altri suoi colleghi vengono in parte pagati con i soldi del canone TV. Quest'ultima cosa non mi sta bene e credo non stia bene a molti. E, per cortesia, non mi si venga a dire che più ascolti ci sono più pubblicità viene fatta e quindi aumentano gli incassi RAI, visto che la RAI è perennemente in perdita.

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  5. Caro amico Renato Pisani,

    "Come dice oggi Feltri su Il Giornale, abbiamo tutti in mano una grande arma: il telecomando. Per cui si può tranquillamente cambiare canale e guardare un film. Esiste però una differenza: la signora D'Urso non la paghiamo, lo stipendio lo prende da Mediaset, invece il signor Benigni e altri suoi colleghi vengono in parte pagati con i soldi del canone TV. Quest'ultima cosa non mi sta bene e credo non stia bene a molti. E, per cortesia, non mi si venga a dire che più ascolti ci sono più pubblicità viene fatta e quindi aumentano gli incassi RAI, visto che la RAI è perennemente in perdita."


    Il fatto che la rai sia in perdita non signifuca niente nel caso in esame.


    Se Benigni (o chiunque altro) prende 10 ma fa incassare 18 alla rai in pubblicità, alla fine la rai avra un guadagno netto di 8.

    Questo è il mercato che ci piaccia o no.

    Quindi la rai con Benigni ha fatto un affare.

    Ciao Davide

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  6. Caro amico Renato Pisani,

    naturalmente sopra ho fatto un discorso esclusivamente economico. Se poi la cosa era opportuna o no non entro nel merito.

    Ma criticare la rai per motivi economici sulla scelta del programma di Benigni è una stupidaggine.

    Ciao Davide

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  7. Caro Renato Pisani,
    visto che si parla di introiti pubblicitari arrivati alla RAI grazie a Benigni, ritengo che a pagare i sei milioni siamo stati noi consumatori. Il concetto di privato e pubblico al giorno d'oggi è più sfumato di quanto si pensi. Anche Mediaset la paghiamo noi, attraverso l'acquisto dei prodotti pubblicizzati, appunto.

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  8. Vent’anni di Berlusconi a qualcuno hanno fatto male, molto male, roba da bersi il cervello. Ad altri hanno fatto malino, maluccio o non benissimo, ma per tutti è certamente stata una esperienza psicologicamente aspra.
    La RAI è la rete pubblica, e in quanto tale dovrebbe fregarsene del bilancio (fino ad un certo punto, eh) e trasmettere programmi culturali, sperimentali, socialmente o civicamente impegnati, con pochissima o nessuna pubblicità, e non spazzatura tipo il Grande Fratello con tonnellate di merendine e carta igienica nel mezzo.
    Cosa che non fa perché chi decide anche in RAI – fino ad ora – è ed è stato Berlusconi, e lui gioca al ribasso per favorire le proprie reti e nel frattempo spendere di meno con programmazioni meno costose e meno impegnative.
    Ora, una volta che la RAI fa il tipo di programma che dovrebbe fare sempre, cioè civicamente impegnato (cosa c’è di più civico della Costituzione) non va bene a nessuno.
    Ottiene il commento più assurdo dell’anno, tipo non mi va bene che la RAI spenda soldi con la Costituzione!! E con cosa dovrebbe spenderli?: con tette e culi? Ma non vi basta Internet con i siti porno che escono da tutte le parti?
    Benigni può piacere o non piacere, la critica negativa è una delle espressioni più alte dell’intelletto umano, va bene professarla, ma in questo caso quante di quei 12 milioni di persone conoscevano la Costituzione?, l’avevano mai letta, o addirittura sapevano che ne esiste una?
    Adesso lo sanno e la conoscono. Malgrado Benigni (nel bene o nel male) credo che il bilancio della trasmissione sia più che positivo, senza scomodare affatto soldi pagati, numeri o questioni di bilancio.

    Lameduck, sei sicura di aver visto il programma? Perché Benigni è il primo a citare e a criticare la non attuazione della Carta. La tua critica – fin troppo amara – cade nel nulla perché critichi la trasmissione dicendo le stesse cose che dice Benigni, come se lui non le avesse dette, e suona parecchio strano, devo dire.
    Eppoi cosa mi rappresenta il MES, o il MUOS? Cosa vuol dire? Che tutti devono parlare e parlare solo di quello al mondo? Che nessuno può scegliersi degli argomenti a lui più congegnali per farci su uno spettacolo senza essere un paraculo? Che tristezza infinita: come dire che se in libreria trovo “anche” un libro di Paulo Coelho, orrendo come tutti i suoi, devo smettere di leggere anche Calvino, o Tabucchi, o Machado de Assis. Devo smettere di sognare, insomma? È così che funziona?

    I sei milioni poi sono il costo di 13 puntate (le altre 12 sulla Commedia) fornite alla RAI dalla casa di produzione di Benigni, la Melampo o Melamalgio o qualcosa così, il che vuol dire che ogni puntata, completa, costa 450.000 euro tutta, falegnami e elettricisti compresi, e non solo Benigni.
    Soprattutto vuol dire che Benigni non prende sei milioni a puntata!

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  9. Salazar,
    abbiamo un governo che ci massacra di tasse, che le usa per salvare banche private che hanno fatto i giochini con i derivati; che moltiplica le sale da gioco d'azzardo fingendo di non sapere che il gioco è come l'eroina e tu ti commuovi per un giullare che ci viene a raccontare quanto è bella la costituzione che il nostro presidente ha calpestato commettendo alto tradimento nei confronti di poteri finanziari stranieri?
    L'unica cosa che doveva dire Benigni a quei dodici milioni è che Napolitano andrebbe sottoposto ad impeachment, come prevede appunto la costituzione.

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  10. Anonimo13:51

    E' sempre con grande e sincero dispiacere, che osservo il progredire di un istinto pavloviano tra gli esponenti di una sinistra "dura e pura", che sempre più li porta a far stufare chi ancora li segue, a farli isolare dal resto della società, a regredire sempre più nell'autismo.
    Si parla di Costituzione? No! Si deve parlare del MES. Si parla di Shoa? No! Si deve parlare di palestinesi. Si parla di palestinesi? No! Si deve parlare dei carcerati italiani. Si parla dei carcerati italiani? No! Si deve parlare dei morti sul lavoro. Eccetera.
    Siete quanto di meglio il berlusca possa augurarsi, come avversari, perchè con voi davvero si "vince facile".
    C'era un tantino di retorica di troppo? Ma, a parte il fatto che con tali soggetti è inevitabile, la questione è sempre la stessa: è davvero il caso di "gettare il bambino con l'acqua sporca"?
    Per voi "duri e puri" anche la risposta è sempre la stessa: "Sì".

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  11. No, guardi, Nicola Fusco, lei è fuori strada. La sinistra come dice lei, quella che sventola Papi per cercare di gabbare ancora qualche fesso che lo voti, non esiste più. Se lei pensa che io sia di sinistra le dirò che ci sono altrettanti che pensano che sia di destra. Queste categorie non esistono più se non per dare aria alla bocca e dividere le persone entro comode categorie per quando si combatte il softair elettorale.
    Se vuole sapere come la penso, io sono contro il liberismo economico, contro l'Eurozona e l'Euro (non contro l'Europa), contro il PD traditore, contro le mafie e contro i restanti partiti che seguono l'Agendina Monti. Che questo sia di sinistra o di destra non me ne può fregare di meno.
    Benigni non è un sepolcro imbiancato. E' uno che molto furbamente fa il suo mestiere e, come gli antichi giullari, trova sempre un re da compiacere. A me rimane solo il diritto di criticarlo se lo ritengo opportuno.

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  12. Anonimo15:21

    E' sempre con grande e sincero dispiacere, che osservo il progredire di un istinto pavloviano tra gli esponenti di una neo-linea socio-politica "dura e pura", che sempre più li porta a far stufare chiunque li segua, a farli isolare dal resto della società, a regredire sempre più nell'autismo.
    Si parla di Costituzione? No! Si deve parlare del MES. Si parla di Shoa? No! Si deve parlare di palestinesi. Si parla di palestinesi? No! Si deve parlare dei carcerati italiani. Si parla dei carcerati italiani? No! Si deve parlare dei morti sul lavoro. Eccetera.
    Siete quanto di meglio l'antipolitica possa augurarsi, perchè siete sempre contro, "a prescindere".
    A voi le frittate, in realtà, non interessano minimamente: scrutate le uova al solo scopo di scorgervi il peletto dentro, perchè solo questo ritrovamento testimonierebbe la vostra "acuità visiva", e cioè vi consente quel minimo di autoaffermazione di cui avete disperata necessità.
    Qualcuno fa, e anche bene, il suo mestiere? Va subito denigrato, bisogna subito dimostrare che non va bene, che non è sufficiente, che ci sarebbe "ben altro" (ah! il "benaltrismo"!) di cui occuparsi...
    Hai tutto il diritto di criticare, per carità, ma sappi sempre che, mentre tu ti dai alla nobile arte della critica, c'è chi, qualcosa, magari minuscola ed imperfetta, la fa.

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  13. Caro Nicola, sinceramente, tra frittate e peli nell'uovo, non capisco il senso di un commento che usa il "voi qui" e "voi là". Io sono un cane sciolto, non appartengo a nessun gruppo e quindi a chi si sta rivolgendo con il "voi"?
    Lei è contento dei circenses che le offrono dopo averle tolto il panem? Beato lei. Io no, sono incazzata nera e questa cosa non l'accetterò più.

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  14. Anonimo16:43

    Cara Lame, non ti critico per malevolenza, al contrario, è che mi dispiace perderti, il vederti entrare nel gruppone di quelli delle frasi fatte, dei "pensieri fatti", del pavloviano cinismo aprioristico.
    Nella merda in cui ci troviamo apprezzo quel poco che c'è di apprezzabile, e mi auguro che se ne esca quanto prima (non che sia particolarmente ottimista...).
    E poi, parlando di "eccessi retorici", non ho potuto mai sopportare la famosa quanto stupida battutella dell'incazzato nero che "questa cosa non l'accetterà mai più"... Ma per piacere!

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  15. uno dei motivi che mi ha portato a rottamare la tv è quello di non passare da inconsapevole cliente,cliente di imbonitori da strada. Che poi a farlo siano comici più o meno dichiarati è ancora più frustrante.
    Va bene la Costituzione ma se prima mi devo sorbire il pistolotto pro PD condito dal solito antiberlusconismo con in più la distorta dicotomia secondo cui fasci e partigiani son tutti uguali allora qualcosa non va e si assiste inconsapevoli,più che ad una lezione di Costituzione,al trionfo della prostituzione.
    Quale differenza dalla B. di Benigni alla B. di Berlusconi?

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  16. Anonimo17:38

    Hai ragione, rossoallosso: tra la B. di Benigni, la b. di berlusca e magari la B. di Benito, non c'è differenza...
    D'altronde, dire che il più becero dei partigiani era comunque migliore del più idealista dei repubblichini (testuali parole di Benigni), significa fare una dicotomia distorta...
    Sei il perfetto esempio di ciò di cui stavo parlando con Lameduck!

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  17. Ciao lameduck

    A finiftra tutti s'indignano se si fa a pezzi la costituzione sul fronte interno da parte della destra....

    Poi se la si fa a pezzi per seguire il fronte esterno "ce lo chiede l'Europa" sull'altro fronte di destra,la finiftra appunto,tuii pronti a mettersi lo scolapasta in testa pre marciare "uniti contro il rigurgito del nazionalismo",che tristezza!

    Benigni era appunto funzionale al secondo approccio,sopratutto quando ha parlato dell'art 11.Magari a chi è piaciuto si riguardi quel pezzo.

    PS io penso che la differenza destra-sinistra esista e sopratutto sia auspicabile.Poi che la maggior parte di quelli che si credono de sinistra,l'euro ci ha salvati più Europa e via luogocomunando sia o pinochettiani con lo scolapasta in testa è un altro discorso

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  18. @Nicola Fusco

    perchè vuoi obbligharmi a scrivere fiumi di parole sapendo bene che Benigni non ha detto ciò che tu affermi,ti atto solo che è stato molto abile nel salvarsi in corner.
    Comunque per farla breve mettiamola così, quando Bersani urlerà ai quattro venti che in nome della Costituzione con lui al governo l'Italia uscirà dalla Nato sarò pronto a rimangiarmi tutto e pure a dargli il voto

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  19. gaetano talebano09:59

    sono solo interessanti esercizi di dialettica quelli che leggo in questo vostro blog, è ovviamente facile contestare, seppur con argomenti più che legittimi, ed ancor più è facile trovare delle valide giustificazioni alle nostre opinioni, un po' come Tex Willer, che se la fa e se la conta,tanto ha sempre ragione lui. Io non so se Benigni sia un buffone o un ciarlatano, non so se davvero ha preso tutti quei soldi e non so se sia giusto o meno guadagnarne così tanti. Senz'altro non lo santifico, ma nemmeno lo denigro. A questo mondo si può contestare chiunque: Obama, Pertini, Madre Teresa di calcutta, le ONG di Haiti e l'Inter, ci saranno sempre validi motivi. Quindi che fare? Possiamo sempre tentare di creare un'egemonia comunista, lavare il cervello della gente come succede in corea del nord.. o una nazionalista e razzista come Alba Dorata e torturare gente di colore e chiunque non abbia un DNA adeguato.. o usare internet come una clava e convincere la gente che solo in rete c'è la verità e il resto sono caxxate! Per vent'anni mi hanno stracciato i maroni con signorine mezze nude e mutandine colorate, ho sopportato Paninari, Yuppies, piccoli imprenditori rampanti e boriosi, inutili automobili di
    lusso e sindacati comunisti che protestavano e facevano assemblee per bistecche sotto i 100 grammi. Forse Benigni sarà uno stronzo, non lo so, non lo conosco. Ma che sia sacrosanto e giusto sapere perchè esiste una costituzione, per la quale la gente è crepata per poter concedere a noi persino di sputarci sopra, mi sembra il minimo dopo 20 anni di morfina in perizoma! Quindi se proprio volete contestare, tentate almeno di guardare la luna dietro al dito! Ciao

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  20. Taleba', che ti devo dire? Anche tu con il voi, "vostro blog". Guarda che il blog è solo mio, è una srl unipersonale.
    A te interessa di più che sulla costituzione ci facciano un bel Truman Show, o che le alte cariche dello Stato la rispettino e non commettano alto tradimento? A me interessa la seconda, e guarda che il senso del mio scritto è solo questo. Il resto sono bubbole da piddiminkia.

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  21. Anonimo12:29

    L'altro ieri 12 milioni di italiani hanno ascoltato per la prima volta (qualcuno magari per la seconda) gli articoli fondamentali della nostra Costituzione, e con un buon commento, per cui è legittimo presumere che abbiano anche fatto qualche interessante riflessione in merito. Questo è molto positivo. Il resto sono critiche che lasciano il tempo che trovano.

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  22. Non c'è niente da fare. Non vogliono proprio capire di cosa si sta parlando in questo post.

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  23. Anonimo13:40

    Non c'è niente da fare. Non vuoi proprio capire che, a prescindere da intenzioni più o meno "investigabili" o "processabili", il sentirsi ricordare ogni tanto cose come la nostra Costituzione fa tutt'altro effetto, rispetto al solito rimirar di tette e culi...

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  24. Ed io ti ripeto, Nicola, che me ne fotto dello spettacolino una tantum tanto istruttivo. Voglio che la costituzione venga rispettata ogni giorno soprattutto da chi mi rappresenta indegnamente.

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  25. Anonimo16:17

    Cioè, fammi capire: poichè Benigni ha fatto un programma sulla Costituzione, invece di capeggiare una rivolta per il "Rispetto della Costituzione", tu ce l'hai con lui, reputando che abbia fatto male a fare quel programma, e che chi l'ha visto non ne abbia ricavato nulla di utile, anzi, magari gli avrà addirittura fatto male?

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  26. gaetano talebano17:19

    a Llameduck, prima di tutto non sono un piddiminkia, in secundis certo non a mme lo ddevi raccontà che le 'stituzzioni devono rispettà 'r popolo italiano e la costituzzzzzione! dico solo che non è certo benigni e il suo cachet milionario che me stanno a ppreoccupà, ma tutt'e stronzate che c'hanno fatto beve da vent'anni. Ce stanno bambini che sono nati co' BBerlusconi e larussa, e se devono rieducà, ma come cazzo si fa' a rieducà 'r popolo se nun se comincia dalle basi: la costituzzzzzzzzzzzione appunto! ciao

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  27. #gaetano
    va tutto bene,però non puoi nel contempo fare propaganda ad un partito che per primo la Costuzione se l'è messa sotto le scarpe, facendo credere di essere diverso comportandosi come si comporta il nano,è come discutere di PaDella e Brace.

    ve stanno ad intortaaaaa !!!!!!

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  28. Anonimo18:17

    Se a qualcuno parli di Costituzione, anche ammesso (e non concesso) che contestualmente fai pubblicità al PD, sarà quel qualcuno, se ancora possiede un residuo di cervello, a valutare la congruenza dei principii costituzionali con l'operato del "PD senza elle", del "PD con elle", e di tutti gli altri partiti.
    Se poi vogliamo sostenere che quel qualcuno il cervello non l'ha più per niente, allora le nostre sono tutte disquisizioni inutili...

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