giovedì 12 giugno 2008

Premiato Istituto Clinico San Supplizio

"Ora ha inizio il gioco. (Jigsaw)
"A una ragazzina di 18 anni, Domenica De Siena, che aveva un semplice fibroadenoma al seno - patologia benigna per la quale è sufficiente un piccolo intervento in anestesia locale -, è stata fatta un'ampia resezione mammaria. E' stata eseguita una quadrantectomia come se avesse avuto un tumore maligno.
Anche Simona Zito, 28 anni, aveva una fibrosi al seno destro: anche a lei è stato asportato un quadrante della mammella.
Altre diagnosi di cancro al seno, altre storie d'angoscia, altre mutilazioni. Maria Grillo, 44 anni, fu operata, senza «alcuna considerazione delle condizioni e della storia clinica della paziente», al seno pur avendo solo una «mastopatia fibrocistica»; stesso inutile e invasivo intervento ha subito Addolorata Di Nicola, 47 anni. La povera vita, il povero corpo di Giuseppina Bellini già martoriati da una gravissima forma di carcinoma al pancreas con metastasi polmonari per le quali Giuseppina, 61 anni, si era dovuta sottoporre a cicli di chemioterapia e radioterapia, sono stati ulteriormente massacrati: quadrantectomia al seno destro più radicalizzazioni, ovvero asportazione di ulteriore tessuto mammario". (Chiara Beria d'Argentine, La Stampa)
Consegnare questi medici all'Enigmista Jigsaw per farli divertire un pò in un bagno con seghe e trapani sarebbe una giusta punizione ma non risolverebbe il problema. Il vero criminale è il sistema che permette il gioco perverso "più operi, più soldi ti mando (io Stato)". Una concezione della produttività veramente abominevole, pronta a sconciare i corpi dei pazienti per lo strafottutissimo profitto. Un sistema che aveva attecchito pericolosamente nella Lombardia invasa da fantascientifici Formigoni che avevano equiparato la sanità pubblica a quella privata.
A scanso di equivoci non è solo Rosy Bindi che denuncia il marcio che alligna nel settore medico privato milanese ma anche l'ex assessore alla sanità lombarda (nonché ex leghista), dottor Alessandro Cè.

A parte il fatto che io non capisco questi liberisti all'amatriciana. Vogliono privilegiare il privato ma fremono tutti in attesa del rimborso dal Servizio Sanitario Nazionale, cioè della poppata alla gonfia mammella statale.

Perchè una clinica, se è privata, deve usufruire dei contributi pubblici? Che si faccia pagare dai pazienti e basta. C'è gente contenta di farsi curare a pagamento perchè è convinta che i medici, quando sentono l'odore dei soldi, diventino più bravi e perfino in grado di fare una diagnosi. Benissimo. Che una clinica campi solo con il contributo di capitali privati e con le rette e parcelle pagate dai pazienti. Solo in questo modo si vedrà emergere la qualità, perchè nessuno vorrà pagare profumatamente delle bestie ma solo dei bravi professionisti.

Per chi non vuole pagare per farsi curare, come è sacrosanto diritto, c'è sempre la Sanità Pubblica che deve sovvenzionare solo ed unicamente le strutture pubbliche. Forse, evitando di regalare soldi a dei delinquenti profittatori, come in questo ultimo caso di Milano, potrebbe anche migliorare la qualità del settore pubblico e la qualità dei controlli sull'intero settore sanitario. Lo stato vigili su entrambi pubblico e privato per evitare abusi e sia ristabilita una distinzione netta tra i due tipi di servizio.
Invece i Marabunta del Pirellone hanno deregolamentato un settore delicatissimo e si sono di fatto messi a pasturare in una vasca infestata dagli squali.

Per carità, a questo punto bisogna dire per forza che ci saranno anche strutture private serie e competenti. Peccato che io non ne abbia mai trovata una in vita mia.
Solo per fare un paio di esempi, perchè non voglio annoiare con aneddotica personale.
A me fecero una risonanza magnetica al cranio senza bloccarmi la testa. Quando portai il referto al medico mi disse che era inservibile perchè completamente fuori asse.
L'ultima volta che mio padre ha dovuto fare ricorso ad una clinica privata convenzionata (solo perchè non c'era posto in ospedale e dopo mie forti proteste), una banale infezione urinaria si è trasformata in un incubo. Cateterismi non necessari che hanno aggravato la situazione, somministrazione abusiva di psicofarmaci che me lo avevano rincoglionito completamente. Risomministrazione arbitraria di un farmaco che gli era stato precedentemente tolto perchè aveva indotto un ipotiroidismo iatrogeno, curato poi con grande fatica. Assistenza zero, menefreghismo e prescrizione di un sacco di esami inutili.
Spiegatemi che cazzo c'entra una TAC cerebrale con una cistite. Eppure fu prescritta e ovviamente il SSN rimborsò alla clinica un esame oltre che inutile, costoso. La scusa forse l'avranno trovata nel fatto che, sotto Serenase, mio padre, normalmente persona lucidissima e per niente incontinente nonostante la veneranda età, era divenuto in pochi giorni un vecchio semidemente che a malapena mi riconosceva e si faceva tutto addosso.

Questo ultimo scandalo del Santa Rita di Milano dimostra che anche la malasanità può essere privatizzata e che le cliniche non sono luoghi dove va sempre tutto bene, soprattutto al Nord. Pareva strano, infatti, che certe cose succedessero solo negli ospedali e solo al Cotugno di Napoli.
Ora mi auguro una bella class action contro i responsabili delle lesioni e delle morti, alla quale partecipino magari anche i dipendenti incolpevoli della clinica.
Ci vorrebbero delle condanne esemplari. Se non proprio Jigsaw, la cancellazione della laurea, del diploma di maturità e magari della licenza media. Una ramazza e via a spazzare la monnezza. A vita.


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21 commenti:

  1. Anonimo22:09

    Tutti gli italiani sanno che si tratta di un caso isolato e non emblematico di un possibila errore commesso da un medico molto stimato.In ogni caso tutti gli italiani sanno che,con il decreto legge di venerdi ,scusate il refuso,dopo la sicura approvazione del disegno di legge che sarà presentato venerdi,di casi simili ,nessuno ne sentirà più parlare.

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  2. Anonimo22:14

    Purtroppo l'abuso di serenase nelle situazioni che descrivi tu lo vedo spesso anche nella struttura pubblica che bazzico io...

    Per il resto poco da fare, quando chiedi un esame radiologico o istologico o laboratoristico a una struttura privata sai che devi aspettarti una qualità inferiore rispetto al pubblico.
    Sono d'accordo con te, ci vorrebbe da una parte un SSN garantito per tutti e di qualità, dall'altra una sanità totalmente privata per chi vuole un po' di lusso o aspettare di meno, che avrebbe comunque prezzi e qualità accettabili grazie alla concorrenza (anche quella della sanità pubblica).

    Il sistema delle convenzioni servirebbe per far risparmiare lo stato, ma sarebbe da vedere se è veramente così (visti gli esami inutili e le complicazioni inventate che si fanno rimborsare).

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  3. @ panty
    tristemente vero. E tutto ciò sai perchè? Perchè il nano è stato beccato a raccomandare zoccole al telefono.

    @ cachorro quente
    Purtroppo quando io ebbi bisogno della RM l'unica struttura ad avercela, in zona, era quella famosa clinica privata. Ora per fortuna il nostro ospedale ne è dotato.
    La concorrenza dovrebbe esistere prevalentemente tra i privati. Cioè, faccio a gara per fornire il migliore servizio rispetto all'altra clinica sul territorio. Io sarei per l'abolizione assoluta dei contributi pubblici e delle convenzioni. Solo eventualmente donazioni di privati. Con il risparmio sulle convenzioni si potrebbe rinforzare la sanità pubblica. Ma che ragiono a fare: hanno perfino eliminato il ministero della Salute...

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  4. Anonimo22:37

    Sono una lobby, delle peggiori oltretutto.
    Come fai a par4lare di privatizzazione e concorrenza se se la stanno auto-eliminando sin dall'accesso alla facoltà?

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  5. Anonimo22:43

    Il privato Cé.
    Ovviamente anche il pubblico gestito secondo metodi privatistici funziona una chiavica.
    Il problema è quale priorità abbiano tali strutture. Se non è la salute degli utenti son cazzi amari per tutti
    Per me il privato per definizione non può occuparsi nè di sanità nè di istruzione nè di ricerca.

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  6. Anonimo22:51

    Beh, la sanità pubblica nei fatti non esiste più.Oggi si fanno le visite private nel pubblico e se va male tocca andare nel privato vero e proprio perchè i tempi d'attesa sono volutamente interminabili...
    Che vuol dire che un privato non può occuparsi di sanità? E' un professionista ed in quanto tale se capace e ragionevole garantisce un buon servizio professionale, sanitario nella fattispecie.
    La ricerca è già una storia diversa...

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  7. @ anonimi
    nota di servizio: per favore datevi un nome, come da regolamento, altrimenti calerà la scure.

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  8. Anonimo23:59

    Anche il diploma elementare.... ma nutro forti dubbi che questi assassini non tornino a fare i "medici".

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  9. Anonimo09:08

    La mia unica esperienza con una struttura privata è stata positiva. Ne ho usufruito perché a) avevo un'ottima assicurazione e b) i tempi di attesa nel pubblico erano biblici (6 mesi senza riuscire a camminare sarebbero stati un po' lunghi). Per mia fortuna mi hanno rimesso a posto i crociati anteriori in maniera esemplare e il chirurgo che mi ha operato era uno molto in gamba (ah ah ah la battuta!).
    Da tutto quello che sento in giro mi sembra di essere una mosca bianca, ma tant'è, forse sono stato fortunato.
    Ciò non toglie che sono assolutamente d'accordo con l'idea privato - paga chi ne usufruisce direttamente, pubblico - paga chi ne usufruisce tramite le tasse. Vale per la sanità come per la scuola. Purtroppo però dobbiamo abituarci all'idea che pubblico e privato siano sempre più indistinguibili e che il livello si appiattisca - verso il basso. Almeno per i prossimi 5 anni.
    Ri-cito Luttazzi: disgustorama.

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  10. Anonimo10:48

    Questa è la vera monnezza italiana.
    Come si fa a speculare sulla salute e a volte sulla vita della gente che si fida dei dottori o quanto meno cerca di farlo?
    Concordo con Pensatoio: i privati per definizione sono aziende che devono fatturare, guadagnare a palate, che c'entra questo con la salute?
    Spero in pene esemplari davvero.
    E purtroppo concordo anche con Panty: vediamo che accade oggi.

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  11. Anonimo13:00

    Scusate se vado un pò "fuori argomento" ma è una questione attuale.
    Si tratta di una raccolta firme, senza partiti e "personaggi".
    Da diffondere.

    firmiamo.it/sialleintercettazioni

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  12. Anonimo13:00

    Ho letto che bisognava firmarsi

    Scusate se vado un pò "fuori argomento" ma è una questione attuale.
    Si tratta di una raccolta firme, senza partiti e "personaggi".
    Da diffondere.

    firmiamo.it/sialleintercettazioni

    RispondiElimina
  13. Anonimo14:40

    "più operi, più soldi ti mando" mmmmmmmmhhh
    Mi sembra di trovare qui una debolezza di lameduk
    credo che questo sia un sotto insieme della ...più soldi hai piu' sei figo
    che unita alla antica strategia della non redistribuzione della ricchezza prodotta
    spinge a comportamenti criminali (e non solo nel servizio sanitario).
    ciqnuina

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  14. Anonimo14:53

    "Beh, la sanità pubblica nei fatti non esiste più.Oggi si fanno le visite private nel pubblico e se va male tocca andare nel privato vero e proprio perchè i tempi d'attesa sono volutamente interminabili..."

    RispondiElimina
  15. Anonimo14:53

    Beh, la sanità pubblica nei fatti non esiste più.Oggi si fanno le visite private nel pubblico e se va male tocca andare nel privato vero e proprio perchè i tempi d'attesa sono volutamente interminabili...

    RispondiElimina
  16. Anonimo14:55

    "Beh, la sanità pubblica nei fatti non esiste più.Oggi si fanno le visite private nel pubblico e se va male tocca andare nel privato vero e proprio perchè i tempi d'attesa sono volutamente interminabili..."

    Scusate il casino, ero io che volevo rispondere.
    Tu di dove sei? Secondo me questo non è vero dappertutto. Le liste sono lunghe è vero, e in alcuni casi per risparmiarsi il fastidio bisogna ricorrere al privato, ma nel complesso (nella mia esperienza) il sistema regge. Con segnali isolati di miglioramento... nella mia città ad esempio si è riusciti a ridurre notevomente le liste d'attesa (prima proibitive) per le colonscopie e le risonanze magnetiche.

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  17. Anonimo16:00

    Concordo con Cachorro Quente, anche in Emilia la situazione non è al collasso.
    Certo è vero che le liste sono volutamente lunghe anche grazie ai quei dottori che lavorano siano nel pubblico che nel privato senza nemmeno cambiare di ufficio.
    Questa a mio avviso sarebbe una cosa da cambiare: o sei un medico sanitario pubblico o privato, entrambi nisba.
    Vedreste a mio avviso accorciarsi notevolmente le liste d'attesa....

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  18. Anonimo16:48

    FINALMENTE ABBIAMO QUELLO CHE TUTTI GLI ITALIANI SENTONO COME ESIGENZA PRIMARIA!!!
    Arrivare tranquilli alla 4° settimana???
    NOOO!!!
    Certezza nelle pensioni???
    NOO!!!
    Sicurezza sul lavoro???
    NOOO!!!
    Lotta alla mafia???
    NO,qualcosa di più importante.
    POTREMO TELEFONARE ALLA MAMMA SENZA IL TERRORE DI ESSERE INTERCETTATI.
    Lode ad un governo tanto vicino alle vere esigenze dei cittadini.
    Chi non ha votato PDL,impari la grande lezione di democrazia.
    Speriamo che Veltroni continui con la sua serena,pacata,aperta al dialogo,costruttiva opposizione.

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  19. Privato è bello no?
    E infatti dopo le privatizzazioni sanità, trasporti, telefonia, ecc. sono di moto migliorati...

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  20. Anonimo20:43

    Mi correggo,ho sentito al TG1 che,il governo,sensibile alle richieste di sicurezza dei cittadini,manderà di pattuglia l' ESERCITO ITALIANO,un po come a Kabul . Nassirya ecc.
    TUTTI I CITTADINI ITALIANI si augurano che il nostro Alleato e grande amico George W. BUSCH ,invii anche tanti MARINES,per alleviare le spese per questa nuova missione di pace.
    A quando i primi morti per fuoco amico?

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  21. Anonimo21:05

    Intanto TUTTI GLI ITALIANI sono assordati dalla costruttiva maanche aperta al dialogo,pacata,serena opposizione di Veltroni.
    E tu ,o paperella,perchè ti scaldi tanto per una sana e democratica logica di mercato,professata in una clinica privata?
    Non sai che sono i comunisti che parlano di malasanità?
    Veltroni,da pacato e sereno democratico,lo sa.

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